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Dalle fatture elettroniche ricevute dall’Agenzia delle Entrate, emerge che da gennaio a novembre 2020 i ristoranti ed alberghi abbiano subito una perdita del 40,3%, tenendo conto che la media nazionale in termini di perdita è del 11,2%.

La differenza rispetto ai precedenti decreti, è rappresentata dal periodo di riferimento. Infatti i vecchi decreti, facevano riferimento a periodi mensili, ad esempio, mese d’aprile 2020, rispetto al mese di aprile del 2019.
Questo decreto invece, rapporta il 2020 al 2019. Inoltre non vi è alcun riferimento ai codici ATECO. Ed ancora, la soglia di perdita è stata portata dal 33% al 30%. Un ulteriore cambiamento rispetto alle precedenti richieste, è che l’erogazione non è più automatica, ma la richiesta andrà fatta di volta in volta.

A seguito di suddette nuovi parametri, la Ragioneria dello Stato ha previsto che i sostegni peseranno 11,15 miliardi di euro.

Ulteriore novità è che per le persone fisiche l’erogazione non potrà essere inferiore a 1.000 euro, per gli altri 2.000 euro.
Inoltre per chi ha aperto la partita iva lungo il 2019, la perdita sarà parametrizzata ai mesi effettivi di attività. Invece per chi ha aperto la partita iva nel 2020, non essendoci termini di paragone, riceverà comunque i 1.000 euro o 2.000 euro.

ATTUALMENTE L’AGENZIA DELLE ENTRATE NON HA ANCORA PREDISPOSTO L’APPOSITA AREA PER LA RICHIESTA DEL CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO.

Tratto da IlSole24Ore del 20/03/2021