Tra le città che hanno attratto maggiori investimenti, mentre negli anni passati sono state Londra e Parigi, ora sono Milano seguita da Torino, con tutti i riflettori puntati addosso. Per stimare quali saranno le città che attrarranno maggiori investimenti in futuro, si rende necessario osservare il fenomeno sotto un duplice aspetto, ovvero quello degli investimenti insieme a quello dei bisogni.

Ciò che ha maggiormente determinato le attuali dinamiche di investimento per l’acquisto della propria abitazione, sono stati elementi dettati dalla pandemia e dall’attuale crisi energetica che ha guidato le scelte sul dove abitare, insieme ad una maggiore valorizzazione del proprio benessere, quest’ultimo garantito da maggiori spazi verdi ed un maggiore tempo da dedicare alla famiglia. Suddette esigenze hanno maggiormente coinvolto le fasce più deboli, quali giovani e giovani famiglie. Il tutto accompagnato dall’evoluzione tecnologica che permette di lavorare anche al di fuori dei grandi centri urbani.

Quello che si è capito è che per coltivare talento e creatività non è più necessario vivere nella città. Quindi ci si sposta in centri meno cari e più vivibili al contempo. Oppure vengono privilegiate zone della città non centrali e quindi anch’esse meno care.

Ma allora dove andranno gli investimenti immobiliari?

In effetti si nota una controtendenza rispetto ai ragionamenti che abbiamo sinora espresso. Infatti questa fuga dalla città non c’è. Questo perché la creatività, la formazione e lo sviluppo nonostante lo smart working continuano a trovare il proprio sviluppo nelle città. E così le maggiori città che coniugano il binomio sviluppo dei propri sogni e conseguente investimento rimangono: Londra, Parigi, Berlino, Madrid, Amsterdam e Milano.

Queste città si configurano quindi luoghi con la maggiore liquidità immobiliare, intesa quale miglior flusso di investimento in qualità degli immobili insieme al miglioramento delle infrastrutture delle città per garantire eccellenti servizi al cittadino. Questo mix di elementi ad altissimo livello attrae il talento delle persone che decideranno di vivere in città. Il mix di elementi è formato da: offerta di servizi e lavoro, eccellente interconnessione tecnologica e perfetta coniugazione della mobilità con la vita di tutti i giorni.

Si assiste così ad una crescita di ingressi di giovani seguita da una maggiore innovazione a tutti i livelli. Così a Milano si è assistito ad una crescita delle startup. Di 14,621 imprese create in tutta Italia al 1° luglio 2022 ben 2.732 risiedono a Milano appunto.

Ma allora come possono le città essere contemporaneamente attraenti (ingresso di nuovi talenti) e respingenti (in termini di fuga dalla città per vivere in periferia? La risposta è nel fatto che la città viene utilizzata come luogo in cui “far qualcosa”, ovvero per lavorare, innovare o per studiare. Questo induce alla realizzazione di città altamente tecnologiche ed in grado di accogliere formare eccellenze. Così una città come Amsterdam con una altissimo numeri di studenti si è trovata ad avere una mancanza di almeno 6.600 stanze.

Il futuro ci dirà quale sarà la coniugazione del binomio, investimenti e fuga dalle città.

 

Tratto da IlSole24ore del 23 marzo 2023.