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A seguito delle disposizioni dettate dal Coronavirus, nel 2020 diversi versamenti dell’iva sono stati sospesi. Ora, in sede di dichiarazione Iva 2021_20 potrebbero emergere delle somme a credito da iva annuale. Tuttavia se lungo il 2020 alcuni versamenti da liquidazione iva non sono stati effettuati, suddetto credito non è utilizzabile.
Nella dichiarazione Iva 2021_20 è infatti presente il nuovo rigo VL41 nel quale indicare il credito potenziale. In particolare nel campo 2 di suddetto rigo, andrà indicato la differenza se positiva tra il credito che si sarebbe generato se tutti gli importi delle liquidazioni iva 2020 fossero stati versati, entro la scadenza del 30 aprile 2021 ed il credito effettivamente liquidato nel rigo VL33.
Di conseguenza il credito che emergerà dal rigo VL33 è quello unicamente riferito ai versamenti effettivamente effettuati e non a quelli che potenzialmente emergerebbero se le somme da liquidazioni sospese fossero state eseguite.
Ed ancora chi ha aderito alle sospensioni dovrà compilare il quadro VA delle dichiarazione Iva 2021_20 in particolare nel rigo VA16. Quest’ultimo rigo è molto importante, poiché nel quadro VL non è evidenziata la situazione di eventuali sospensioni Covid, pertanto se non si compilasse il rigo VA16, per il fisco le somme da liquidazione non versate sarebbero trattate alla stregua dei versamenti omessi.
Ed ancora, le somme non recuperabili a credito, comprese nel giorno di presentazione della dichiarazione Iva 2021_20 e la dichiarazione Iva 2022_21, dovranno essere indicate nel quadro VQ del modello di dichiarazione Iva 2022_21.
Tratto da IlSole24Ore del 07/04/2021
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