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La Commissione europea ha proposto di dotare i ventisette di uno strumento efficace per difendere la propria sovranità, contro paesi terzi che avvalendosi della propria potenza economica, costringono i paesi europei dietro ricatto, a concedere loro dei benefici politici. La Commissione si è particolarmente interessata ai dubbi comportamenti di Cina e Russia.

Il vicepresidente della Commissione Europea Valadis Dombrovskis, in una conferenza stampa ha spiegato il crescente e spregiudicato utilizzo di metodi di intimidazione economica.

Per definizione vi è coercizione economica quando:

“Un Paese terzo cerca di fare pressione sull’Unione o su uno Stato membro affinché compia una determinata scelta applicando o minacciando di applicare misure che incidono sul commercio o sugli investimenti”.

In particolare al sorgere di tali situazioni, la Commissione Europea aprirà una trattativa col Paese terzo. Qualora la trattativa non dovesse andare a buon fine, solo in questo caso l’Europa attuerebbe misure coercitive nei confronti del Paese terzo.

Nella pratica, recentemente la Cina sta bloccando le importazioni lituane dopo che Vilnius, ha stretto accordi con Taiwan conto i voleri di Pechino. Ed ancora la Cina ha fatto pressioni verso la Spagna affinché questa apportasse delle modifiche al proprio codice penale. Ed infine la Russia potrebbe bloccare le forniture di gas all’Europa occidentale in risposta alla crisi Ucraina.

Le azioni che la Commissione Europea potrebbe adottare nei confronti dei paesi terzi, potrebbe riguardare, il congelamento alla partecipazione ad appalti, al blocco del commercio di determinati prodotti o restringendo la partecipazione a progetti di ricerca finanziati dall’Europa.

 

Tratto da IlSole24Ore del 09/12/2021