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I contratti nell’immediato futuro conterranno delle clausole relative al Covid, sia dal punto di vista B2B che B2C.
Ad esempio, aziende che garantiscono il Covid Free, potrebbero richiedere contrattualmente ai propri fornitori, che i soggetti che entrano in contatto con l’azienda cliente siano vaccinati. Questo appunto per garantire che i locali continuino ad essere Covid Free.
Tutto questo non rappresenterebbe per i dipendenti del Fornitore un’atto di discriminazione, poiché semplicemente finalizzato alla salvaguardia del cliente o committente.
Teniamo conto che sinora per molti contratti non andati a buon fine, per cause Covid, è stata opposta la forza maggiore o l’eccessiva onerosità sopravvenuta. Ora non sarà più così.
Per quanto riguarda i contratti tra aziende (B2B), già contrattualmente si potrebbero inserire delle clausole che prevedono delle limitazioni di responsabilità nel caso di merci bloccate. Oppure si può pensare a limitazioni di responsabilità nel caso di ritardi nella consegna, causati dal Covid. Senza quindi arrivare alla risoluzione del contratto.
Per quanto riguarda i contratti con privati (B2C), ad esempio nel caso dei pacchetti vacanze, qualora il luogo di vacanze venga isolato per Covid, sinora le agenzie di viaggio hanno previsto l’emissione di un voucher, anche senza il consenso del cliente.
Dal punto di vista commerciale allora sopravvivranno solo quelle agenzie di viaggio che garantiscono rimborsi e non voucher per l’annullamento di una vacanza.
Tratto da IlSole24Ore del 12/04/2021
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