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Secondo quanto detto da Draghi, qualcosa non ha funzionato nel sistema di riscossine delle cartelle esattoriali. L’Agente di Riscossione ancora una volta esprime la propria incapacità di rendere liquide diverse cartelle.

I numeri  parlano chiaro, attualmente si sono accumulati 987 miliardi di euro, che rappresentano circa il 60% del Pil (prodotto interno lordo) annuo italiano.

Il vero problema è rappresentato dal fatto che le cartelle esattoriali, non vengono considerate inesigibili dopo un ragionevole numero di anni. Addirittura una cartella nata nel 2000 può essere trascinata anche fino al 2042. Questo comportamento porta ad alcune comodità, poiché in questo modo si da l’impressione che lo Stato possa garantire un gettito  che in realtà non c’è più. Una cartella che sopravvive dal 2000 al 2042, porta inoltre ad ulteriori costi per la riscossione, quando ormai il credito è diventato inesigibile.

La soluzione potrebbe consistere nell’attivare dei meccanismi di riscossione più operativi, in modo che dopo 5 anni avendo attivato suddetti efficienti processi di riscossione, nessuna cartella arrivi a sopravvivere oltre.
Trascinandosi dietro per 42 anni una cartella esattoriale, significa aver garantito al contribuente inadempiente un condono fiscale in regalo. Poiché dopo 5 anni l’Agente di Riscossione, ormai non riuscirà più a gestire il magazzino di crediti inesigibili e questi saranno inesorabilmente oggetto di un condono fiscale generale.

Tratto da IlSole24Ore del 23/03/2021