TEMPO DI LETTURA: 1 MINUTO

Il nuovo Decreto che sarà oggi presentato al Consiglio dei Ministri, presenta dei cambiamenti.

Le novità introdotte riguardano il meccanismo di calcolo dei nuovi aiuti, scompare la moltiplicazione per 2 dalla base di calcolo mensile, a fronte di un raddoppio del parametro percentuale da applicare. Resta confermato lo svincolo dai codici Ateco.

Il nuovo meccanismo di calcolo, si struttura su cinque fasce, che prevedono un sostegno inversamente proporzionale al crescere del fatturato 2019:

  • 60% per fatturati fino a 100.000 euro;
  • 50% per fatturati da 100.001 fino a 400.000 euro;
  • 40% per fatturati da 400.001 fino a 1.000.000 di euro;
  • 30% per fatturati da 1.000.001 fino a 5.000.000 di euro;
  • 20% per fatturati da 5.000.001 fino a 10.000.000 di euro.

La prima verifica è data dall’intensità del calo di fatturato, prodotto nel 2020 in rapporto al 2019. Di seguito, saranno ammessi ai Sostegni, coloro che hanno subito una riduzione di almeno il 33%.

Quindi, soddisfatti i requisiti sopra riportati, ne conseguirà l’ottenimento del sostegno, che varia da un minimo di 1.000 euro (2.000 euro per le aziende) a un massimo di 150.000 euro.

Per determinare l’ammontare dell’assegno si ricorrerà al parametro percentuale di perdita di fatturato mensile medio.

Esaminando, ad esempio, un piccolo esercizio commerciale che presentava un fatturato di 80.000 euro nel 2019 e ha raggiunto un fatturato di 40.000 euro nel 2020, la perdita media è di 3.333 euro. Di conseguenza rientrando nella prima fascia, avrà diritto al 60% della perdita media, quindi l’assegno sarà di euro 2.000.

L’aiuto statale rappresenta una somma non soggetta a tassazione.

Tratto da IlSole24Ore del 19/03/2021