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Ancora ieri si è discusso sui punti per l’attuazione del Decreto Sostegni.
In particolare si è discusso circa, il magazzino dell’Agenzia delle Entrate, dove l’accumulo di cartelle fiscali è ormai diventato ingestibile. L’interrogativo è su 61 milioni di cartelle, pre2015 fino a 5.000 euro, per un totale di gettito fiscale non incassato di circa 70 miliardi di euro.
In particolare i partiti di M5S, Fi e Lega, hanno spinto affinché venisse meno il limite dei 5.000 euro, portando così alla cancellazione totale delle cartelle pre-2015. Viceversa i partiti del Pd e Leu, sono dell’idea che lo stralcio delle cartelle debba interessare solo, soggetti falliti, soggetti defunti o nullatenenti.
Pertanto nel testo del decreto, non più lungo di 50 articoli, sarà contenuta anche la decisione relativa allo stralcio delle cartelle esattoriali.
Nel frattempo la Sogei ha realizza per l’Agenzia delle Entrate, la piattaforma per la richiesta degli aiuti, che si prevedono essere circa 3 milioni di partite iva. Evidenziando quindi che il decreto è rivolto ai titolari di partita iva e non ai non titolari, o che hanno provveduto a chiuderla.
Infine, oggetto di discussione e che sarà quindi presente negli articoli del Decreto ristori, la questione relativa al blocco dei licenziamenti, che attualmente è fissato al 30 giugno ed al 30 ottobre per le PMI (Piccole e Medie Imprese).
Tratto da IlSole24Ore del 18/03/2021
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