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Ieri in Commissione Europea è stato presentato il progetto per la realizzazione del certificato vaccinale, che permetterà ai cittadini europei di circolare liberamente, poiché suddetto documento ne certifica l’immunizzazione da Covid-19. In particolare il certificato conterrà indicazione circa, l’aver effettuato il vaccino oppure di essere risultati negativi al tampone anti Covid-19.

Continuano inoltre le tensioni, tra Ue e Regno Unito, per la vendita di vaccini a paesi terzi e non all’Europa.

Il certificato è richiesto inoltre a gran voce, dai paesi del Sud Europa, in particolare Grecia e Malta, per evidenti interessi di tipo turistico.

Il certificato vaccinale, sarà costituito da un QR code, per il quale una volta letto, le autorità saranno in grado di avere la certezza circa l’immunizzazione. Si sottolinea che i vaccini autorizzati, saranno quelli testati dall’EMA (Agenzie Europea dei Medicinali). Pertanto ad esempio il vaccino russo Sputnik, non costituirà una immunizzazione riconosciuta dal certificato. Tuttavia i singoli paesi della UE, avranno la possibilità di riconoscere singolarmente la validità di un vaccino, qualora non riconosciuto dall’EMA.

Si prevede che per fine settembre il 70% degli adulti sarà vaccinato, questo però è subordinato alle forniture di vaccini. Ricordiamo infatti che AstraZeneca, delle 90 milioni di dosi, ora ne garantisce soltanto 30 milioni.

Tratto da IlSole24Ore del 18/03/2021