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Mano a mano che le campagne per vaccinare la popolazione aumentano, crescono anche le capacità produttive dei Paesi, questo poiché vanno sempre più diminuendo i lockdown e pertanto i consumi tendono sempre più a migliorare.
Si prevede una rapida ripartenza a partire dalla seconda metà del 2021. Si assisterà ad una forte tenuta dei servizi di tipo digitale, che in questo periodo sono di larghissimo utilizzo. Riperderanno inoltre molto rapidamente, interi settori chiusi dalla pandemia, come il commercio al dettaglio, settore alberghiero, spettacolo, sport e viaggi.
Nell’ambito dei viaggi, riprenderanno sicuramente le crociere, però i viaggiatori dovranno essere provvisti di un certificato di vaccinazione.
Teniamo tuttavia conto del fatto, che l’infiammata dei consumi, produrrà quasi certamente dei problemi (anche se non seri) dovuti all’aumento dell’inflazione, e di conseguenza all’aumento dei prezzi. Tuttavia seguendo le regole del moltiplicatore Keynesiano, una ripresa della spesa, contribuirà a realizzare crescita economica.
Sulla falsa riga, del discorso prima seguito, molti paesi risentiranno positivamente, il ritorno del turismo. Infatti, in Paesi delle aree meridionali europee, il turismo pesa per il 10% del Pil, arrivando alla Grecia con un peso del 20%.
Il discorso va tuttavia coordinato con le campagne di vaccinazione. Poiché se è vero che in Europa saremo vaccinati, i turisti vengono da tutto il mondo. Pertanto fino a quando, non si saranno create delle regole comuni per la definizione dell’identificazione dei soggetti vaccinati che possono viaggiare, il comparto turismo ne risentirà.
Tratto da IlSole24Ore del 16/03/20
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