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Nel 2020, in Italia, si registra un aumento della povertà per come non era stata negli ultimi 15 anni. Questo quando emerge da dati diffusi dall’Istat.
I numeri: le famiglie in stato di povertà assoluta raggiungono i 2 milioni di unità ovvero il 7,7% del totale, con un aumento di circa 335 mila nuclei rispetto al 2019. La maggiore incidenza si registra nel Nord Italia con 720 mila persone, nel Mezzogiorno sono cresciute di 186 mila unità ed infine nel Centro sono aumentati di 128 mila individui.
Per questi motivi, il governo, nel prossimo decreto Sostegno, sta pensando di destinare circa 1 miliardo di euro per il Reddito di Cittadinanza e per il Reddito di Emergenza.
Sottolineiamo il fatto che avere un anziano in famiglia, riduce i problemi della povertà, poiché la pensione della persona anziana rappresenta un reddito per tutta la famiglia in difficoltà.
Ma vediamo, quali fasce di età sono maggiormente colpite: emerge dai dati Istat che una persona che perde il lavoro, ed ha un età compresa tra i 35-54 anni e rientra in una famiglia monoreddito, si registra la maggiore incidenza di povertà assoluta che è crescita nel 2020 passando dal 6,9% al 9,9%.
Il motivo principale per cui sono conseguite suddette cifre è stato il calo dei consumi che ha trainato interi settori verso uno stato di crisi, con maggiori conseguenza sui posti di lavoro, in riferimento ai soggetti precari.
Tratto da IlSole24Ore del 05/03/2021
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